lunedì 1 giugno 2009

Siamo capaci di esser liberi?


Un bel pezzo di Matteo Lepore su newbo.it
Il premio Nobel Amartya Sen è intervenuto recentemente alla presentazione del Bilancio 2008 di Coop Adriatica, ricordando come la crisi economica attuale dimostri il limite massimo dello scopo di lucro individuale.
Il mercato può essere sì un’opportunità per creare ricchezza, ma la libertà rischia di soccombere in assenza di “strumenti sociali”. Al centro del suo lavoro di ricerca, Sen propone una teoria dello sviluppo umano imperniata sulle “capacità”, intendendo lo sviluppo come un processo di espansione delle libertà reali godute dagli esseri umani. In quest’ottica, la libertà è descritta dall’economista indiano come la capacità degli individui di ottenere ciò cui essi danno valore e aspirano. Quando Sen identifica la libertà con “la possibilità di fare”, egli intende un concetto di libertà positiva.

Nessun commento: